Playoff, gara 4: La Fortitudo espugna Verona, chiude la serie 3-1 e vola in semifinale! I biancoblù affronteranno Casale Monferrato

TEZENIS VERONA- FORTITUDO CONSULTINVEST 77-92

Tezenis Verona: Amato 18, Greene 19, Jones 6, Poletti 13, Udom 8, Palermo 3, Ikangi 5, Totè 5. All. Dalmonte

Fortitudo Consultinvest: Okereafor 17, Cinciarini 23, Rosselli 23, Mancinelli 8, Gandini, Fultz, McCamey, Italiano 9, Chillo 2, Pini 10. All. Pozzecco

Arbitri: Ursi, Costa, Scrima.

Note: liberi: Vr 16/21, F 11/16. Da due: Vr 11/24, F 27/42. Da tre: Vr 13/28, F 9/22. Rimbalzi: Vr 27, F 35.

Parziali: 5’ 11-13, 10’ 21-25, 15’ 37-38, 20’ 54-47, 25’ 65-61, 30’ 70-70, 35’ 75-78, 40’ 77-92.

La reazione più convincente nel momento più importante, con i fantasmi di gara 3 che stavano tornando minacciosi ad aleggiare (a suon di triple) su una Fortitudo capace poi, negli ultimi 10 minuti (forse i più belli di stagione) di chiudere la partita. Vittoria, passaggio del turno, tripudio di tifosi biancoblù all’AGSM Forum di Verona e semifinale Playoff raggiunta per la terza stagione consecutiva. Nessuno come la Fortitudo, che non vuole accontentarsi di un dato statistico che comunque testimonia la bontà del lavoro svolto in questi anni per rinforzarsi in campo e fuori, ma cercherà di arrivare fino in fondo e superare un percorso ancora tortuosissimo. Eliminata l’ostica e mai doma Verona in 4 partite, la Consultinvest dovrà ora fronteggiare il fattore campo avverso e vincere- necessariamente- una partita a Casale Monferrato, prima forza del girone ovest al termine della stagione regolare e capace, anch’essa, di eliminare la sua avversaria nei quarti (Udine) in quattro partite.
Fortitudo trascinata dai suoi leader o, per dirla alla Pozzecco, dai suoi americani che rispondono ai nomi di Rosselli (23 punti, 8 rimbalzi e 6 assist), Cinciarini (23 punti) e Mancinelli (6 assist anche per il capitano), senza trascurare i chirurgici Pini, Okereafor e Italiano ma è stato tutto il collettivo, nuovamente, a fornire il proprio contributo nel momento topico. Trascinandosi dietro sé un popolo che è autorizzato a sognare ancora in grande. 
Sul 70 pari a 10 minuti dal termine, senza coach Pozzecco (espulso per doppio fallo tecnico), la Fortitudo non ha neanche costretto ad un superlavoro Stefano Comuzzo, saggio nel mantenere in campo per l’intero ultimo parziale lo stesso quintetto capace di produrre il tramortente break che ha definitivamente spento ogni velleità della pur eccellente Tezenis di coach Dalmonte.

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