‘Un saluto ai ragazzi e alle ragazze e a tutti il più cordiale benvenuto’.
Unico nel suo genere, nel trasudare quella passione che appartiene anche a tutti noi per i colori biancoblù. Sono già trascorsi 20 anni da quel tristissimo 26 gennaio del 1998, giorno in cui la notizia della sua scomparsa lasciò tutti sgomenti e senza parole. Proprio quelle parole con cui lui- Lanfranco Malagoli- è stato capace di accompagnare per tanti anni le partite della Fortitudo al Palasport di Piazza Azzarita con il suo contagioso ed entusiasmante stile.
I balli sul tavolo al termine di un derby vinto, i richiami degli arbitri per quel simpatico ‘vizietto’ (talvolta incontenibile) di battere la mano sul microfono durante i tiri liberi degli avversari, e quell’inconfondibile saluto iniziale a tutti gli spettatori, autentico marchio di fabbrica di un Uomo il cui ricordo resterà per sempre scolpito nella storia della Fortitudo e delle persone che l’hanno saputa rendere protagonista. Ci manchi, Lungo.
‘Orgoglio di esser Fortitudino’