BIGLIETTERIA

L’Associazione ‘Fortitudo per il Sociale’ a sostegno delle Cucine Popolari

Una Cena con Diletto, promossa dall’Associazione ‘Fortitudo per il Sociale’ presieduta da Giorgio Archetti. L’evento tenutosi in questi giorni (parte del progetto Casa di Rubik che l’Associazione sta portando avanti nella Casa di Quartiere Fondo Comini) ha inteso sostenere concretamente le Cucine Popolari. Un menù di qualità improntato ai piatti della tradizione e assaggi di storie personali dalle differenti sfumature emotive hanno realizzato la magia di una serata in cui il Ricordo l’ha fatta da padrone. La regia è stata dell’associazione Zoe Teatri che, tra una pietanza e l’altra, ha servito il piacevole spettacolo, nel quale diversi partecipanti si sono messi alla prova. Con questa alchimia di succulenti pietanze ed emozionanti vissuti personali si è mostrato come la solidarietà sia anche prendersi cura delle diverse solitudini e fragilità, quanto sia importante essere costruttori di vicinanza sociale e come la cultura sia anche un ponte tra le generazioni, tutti obiettivi del progetto Casa di Rubik esplicitati attraverso le sue diverse azioni.

Le parole del Presidente dell’Associazione Fortitudo per il Sociale, Giorgio Archetti: “Casa di Rubik è un progetto di immaginazione civica ideato per tutte le generazioni di cittadine/i che vivono gli spazi del Parco e della Casa di Quartiere Fondo Comini. È un progetto nel quale crediamo fortemente e che stiamo portando avanti, seppur tra tante difficoltà, con impegno e determinazione. Un progetto con il quale si promuove inclusione, benessere sociale e protagonismo civico attraverso percorsi educativi e iniziative artistiche, culturali, ricreative e sportive. Tutte le attività fin qui già svolte hanno avuto grande successo di partecipazione e di questo non possiamo che essere fieri. Anche la Cena di finanziamento per le Cucine Popolari non ha fatto eccezione, una serata di qualità con la quale abbiamo voluto trasmettere un messaggio chiaro di contrasto all’emarginazione e alla solitudine e promuovere quella solidarietà che resta sempre il nostro canestro più bello”.

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