Lo Store resterà chiuso dal 17/07 pertanto gli ordini che arriveranno dall’11/7 in poi verranno evasi a fine agosto

E’ TUTTO MERAVIGLIOSAMENTE VERO: SERIE A! SERIE A! SERIE A!

FORTITUDO BOLOGNA-KLEB BASKET FERRARA 91-79 (19-23; 38-38; 70-58; 91-79)

FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA: Delfino 5, Cinciarini 2, Mancinelli 18, Franco 3, Benevelli 7, Leunen 7, Cinti, Venuto 1, Rosselli 8, Fantinelli 12, Pini, Hasbrouck 28. All. Antimo Martino

BONDI FERRARA: Conti 2, Swann 15, Fantoni 13, Ganeto 19, Molinaro 11, Mazzoleni 4, Buffo 6, Mazzotti, Panni 7, Calò, Campbell ne, Liberati 2. All. Spiro Leka

Il trionfo degli umili. Di chi ha saputo trarre forza da tre infruttuosi assalti nelle ultime annate per centrare il risultato (con una stagione dominata e travolgente) al quarto tentativo consecutivo. Di chi ha cercato (estate 2013) di percorrere una strada che non si sapeva dove avrebbe portato, trovandosi anche a giocare (talvolta) contro squadre di cui si ignorava l’esistenza fino al giorno prima ma facendolo senza scomporsi e trovando, invece, la forza per sopperire a dieci anni senza serie A con le caratteristiche che da sempre contraddistinguono ogni singolo fortitudino: orgoglio e fierezza.
L’urlo liberatorio del meraviglioso popolo biancoblù si è potuto, finalmente, sprigionare al PalaDozza alle ore 13,40 di domenica 31 marzo. Un giorno che entra, di diritto, nella storia del Club biancoblù e che ha riportato tanti tifosi, con la mente, al 9 maggio 1993. Quella, con la schiacciata di Dallas Comegys sotto la Fossa, fu una promozione di certo meno pronosticata ma con tante similitudini rispetto a quella di oggi. Non ultima, quella gigantesca lettera A di colore rosso fatta calare a fine partita su tutta la curva, oggi come allora.
Sissignori, è serie A!! Meritata da tutti coloro che, in questi anni lunghi e difficili, ci hanno quotidianamente messo faccia, cuore, sudore e denari. In campo come dietro alle scrivanie e come sugli spalti. Il sogno dell’agognata rinascita si compie, pertanto, a dieci anni dalle lacrime di quel pomeriggio a Teramo, in cui a piangere in campo c’era anche capitan Mancinelli.
E allora gridiamolo tutti ripetutamente, a squarciagola. SERIE A! SERIE A! CE NE ANDIAMO, CE NE ANDIAMO, CE NE ANDIAMO IN SERIE A!!
Una festa attesa un decennio e che ormai non si poteva più rimandare, nemmeno di una settimana. GRAZIE RAGAZZI! SALUTATE LA FORTITUDO!

Related Article

Torna in alto