FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA- ANDREA COSTA IMOLA 90-79 (Parz: 17-19; 41-34; 68-55; 90-79)
FORTITUDO LAVOROPIÙ BOLOGNA: Sgorbati 14, Cinciarini 24, Muzzi ne, Franco, Benevelli 7, Leunen 19, Prunotto, Venuto 3, Rosselli 12, Fantinelli 10, Pini 1, Hasbrouck ne. All. Martino
LE NATURELLE IMOLA: Ndaw, Montanari, Crow 7, Wiltshire, Fultz 11, Calabrese, Prato 8, Bowers 12, Rossi 2, Simioni 15, Raymond 15, Magrini 7. All. Di Paolantonio
Ancora il gruppo, ancora una vittoria d’insieme. Per una squadra che è stata plasmata proprio per far sì che tutti i suoi elementi, a turno, possano ergersi a protagonisti, le prime due giornate di campionato hanno evidenziato che la Fortitudo di coach Martino è composta da giocatori che hanno il piacere di passarsi la palla e di cercare sempre l’uomo giusto al momento giusto. I 27 assist distribuiti nel successo contro l’insidiosa Andrea Costa Imola sono lì a dimostrare come (dopo il sacco di Verona) la Lavoropiù sia stata capace di sopperire alle pesanti assenze di capitan Mancinelli e di Hasbrouck nel modo migliore, pur trovandosi di fronte una squadra che arrivava al PalaDozza con il morale altissimo per via della vittoria al debutto contro Udine. Primo quarto equilibrato, con Fultz e soci che hanno cercato un paio di volte il mini allungo (+6), poi la reazione biancoblù, con la coppia Cinciarini-Sgorbati a quota 24 punti complessivi già alla pausa lunga. Le triple del Cincia (alla fine 6/8) hanno fatto decollare la Fortitudo aldilà delle sue titubanze talvolta accusate nei primi 15 minuti contro la 2-3 schierata da coach Di Paolantonio, che in attacco aveva un presente e puntuale Simioni. Fortitudo a sprazzi nei primi 20 minuti, con 10 palle perse ma anche con un bottino già di 41 punti segnati. Nel secondo tempo, i biancoblù hanno dimostrato di essere saliti dagli spogliatoi da subito con il piglio giusto,volando fino al 54-40 di metà terzo quarto, con Rosselli, Leunen (infallibile al tiro) e un Fantinelli da mancata tripla doppia finale per un soffio sugli scudi. Altri fendenti da Cinciarini e Sgorbati e consueto, produttivo lavoro di Venuto e Benevelli per confezionare il 68-55 di fine terzo quarto. 10 minuti finali in cui il risultato non è mai stato, realmente, in discussione, con la Fortitudo brava a respingere gli ultimi tentativi di rientro in gara della coriacea e generosa Andrea Costa. Due partite, 4 punti in classifica. Il big match di Treviso dista ancora sette giorni ma la Fortitudo pare funzionare bene. La squadra c’è e lo sta dimostrando anche nel sapersi adeguarsi agli infortuni che l’hanno colpita in questo avvio di stagione. In attesa, poi, di trovare ulteriore continuità di rendimento che sarà indispensabile (nel prosieguo di una stagione che si preannuncia lunghissima) per tagliare il traguardo a cui ambisce il club biancoblù, trascinato come sempre dagli oltre 5.000 spettatori del PalaDozza.