Playoff: La Fortitudo fa sua anche gara 3 e chiude la serie contro Agrigento! Nei quarti di finale, i biancoblù troveranno Verona

MONCADA AGRIGENTO- FORTITUDO CONSULTINVEST 71-74

Moncada Agrigento: Ambrosin 8, Evangelisti 5, Williams 17, Cannon 14, Zilli 1. Lovisotto 2, Pepe 12, Guariglia 6, Zugno 6. All. Ciani

Fortitudo Consultinvest: Okereafor 13, Rosselli 12, Cinciarini 10, Mancinelli 20, Gandini 4. Fultz, Italiano 1, McCamey, Amici 9, Pini 5. All. Pozzecco

Arbitri: Brindisi, Costa, Gonella

Note: liberi: A 10/12, Bo 12/23. Da due: A 23/36, Bo 22/38. Da tre: A 5/26, Bo 6/21. Rimbalzi: A 38, Bo 31

Sudando ben più delle proverbiali sette camicie e soffrendo fino alla sirena finale (in pieno stile Fortitudo), la Consultinvest sbanca il non gremitissimo ma rumoroso PalaMoncada di Porto Empedocle e approda ai quarti di finale Playoff! Una partita per cuori forti, questa gara 3, nella quale alla voglia dei ragazzi di coach Pozzecco di chiudere la pratica il prima possibile, si opponeva il desiderio del giovane gruppo guidato da Franco Ciani di non chiudere una comunque ottima stagione alla prima sfida casalinga di questa post season. Ne è nata una partita dai mille ribaltoni, con vantaggi anche in doppia cifra, a turno, per entrambe le squadre subito rimontati dagli avversari. Starting five di gara 2 confermati su ambo i fronti ed impatto agonisticamente ‘feroce’ sul match della Fortitudo, capace di correre a tuttocampo (bene Okereafor) e colpire con regolarità dalle media e lunga distanza (3-16 dopo 4’). E’ l’ingresso in campo di Zugno a cambiare per la prima volta gli equilibri. I padroni di casa alzano sensibilmente i ritmi e chiudono l’area colorata, tornano in partita con un break di 11-2. Il -5 locale di fine primo parziale è solo il preludio, però, del nuovo parziale della Moncada contro una Consultinvest non sempre lucida contro la zona proposta da Ciani e che concede troppi spazi per i tiri ravvicinati degli avversari. 27-6 il maxi break di un secondo quarto dominato da Zugno e Pepe e nel quale Pozzecco (che nel cercare di scuotere la squadra subisce anche un fallo tecnico)  non riesce a trovare le soluzioni sperate neanche con il rientro sul parquet del suoi giocatori di maggior esperienza. 41-33 Moncada (con lampi di Williams) alla pausa lunga e 76% al tiro da due punti (16/21) per i locali. Al rientro dagli spogliatoi, tocca prima a Cinciarini poi a Rosselli (anche 8 assist per Guido) caricarsi la Fortitudo sulle spalle. 0-8 il break e nuova parità a metà terzo quarto. A questo punto, però, ecco uscire tutto l’orgoglio degli uomini di Ciani che, compiendo il massimo sforzo non potendo beneficiare di rotazioni infinite, piazzano l’allungo che sembra decidere le sorti del match. Un tramortente 13-0 che, dalla parità, fa volare i padroni di casa sul 58-45, con coach Pozzecco espulso per somma di falli tecnici. Tocca a Stefano Comuzzo e Roberto Lopez (peraltro pubblicamente molto elogiati dallo stesso Pozzecco a fine partita) portare a termine dalla panchina la sfida, fattasi nel frattempo accesa anche se sempre correttissima. Serve un lampo, una scintilla, servono il cuore e l’orgoglio Fortitudo per non esser costretti a portare la serie a gara 4, con tutte le insidie che questa comporterebbe. Ed eccola servita, una nuova, bellissima rimonta dei nostri ragazzi. 7 fondamentali punti di Amici prima riavvicinano la Effe, poi ancora Rosselli, prima dell’ormai classica ed immancabile tripla nel momento topico di capitan Mancinelli e il riaggancio è nuovamente completato. Parziale F di 12-0, concentrazione tornata ai massimi livelli in entrambe le metacarpo e a sei minuti dalla sirena finale, una Consultinvest che pochi giri di lancette prima sembrava sull’orlo del ko, ribalta tutto e torna davanti, sul 60-62, che poi diventa 60-66 con 4 punti consecutivi e ravvicinati del solido Pini. Ambrosin e un tarantolato Pepe non ci stanno, però, ad abdicare e gli ultimi minuti si trasformano in una sorta di corrida. Fino al tiro da tre a 12’’ dalla sirena sul 69-73, su cui il fallo fischiato ad Amici non genera per poco il gioco da quattro punti della nuova parità. 2/3 dalla lunetta per Pepe, fiato sospeso per qualche errore di troppo dalla linea dei 5,20 m. per i biancoblù bolognesi ma alla fine, la sirena suona e il 71-74 del tabellone luminoso del PalaMoncada sancisce la chiusura della serie sul 3-0 per la Fortitudo contro un’Agrigento dimostratasi ancora una volta coriacea, combattiva e capace di chiudere a testa alta una stagione comunque eccellente. Adesso, per i nostri ragazzi, qualche giorno per riposarsi e ricaricarsi subito a dovere per il prossimo confronto. Nei quarti di finale, la Fortitudo troverà la Tezenis Verona, che ha a sua volta superato Legnano in tre sole partite. Prime due sfide al PalaDozza lunedì 14 e mercoledì 16 maggio, poi la serie si trasferirà in Veneto.

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